La melatonina e l’insonnia

L’insonnia? un disturbo della durata e della qualità del sonno.
Fra le dieci sostanze più utilizzate in questi ultimi anni per combatterla vi è sicuramente la melatonina. Quest’ultima non è altro che un ormone derivato dalla serotonina prodotto e secreto dall’epifisi dalle diverse proprietà prima tra tutte quella di regolarizzatore del ritmo sonno-veglia.
Non tutti sanno che la melatonina oltre quindi ad essere un “modulatore del sonno, è anche un modulatore dello stress, è un riequilibratore del sistema immunitario, migliora il sistema cardiovascolare, contribuisce alla diminuzione della colesterolemia elevata e ha effetti antinfiammatori. Ha inoltre un’azione anti-invecchiamento, antiossidante, anti radicali liberi, attivante cerebrale. Recenti studi hanno dimostrato come sia utile nella prevenzione e nel trattamento di molte forme di cancro e di malattie autoimmuni, come l’Alzheimer, Parkinson, e di forme degenerative come l’artrite.
Una carenza di tale ormone nel nostro organismo, soprattutto quando non si è più cosìgiovani, può portare a degli squilibri del ritmo del sonno.
La melatonina pertanto può essere integrata per ripristinare tali ritmi.
Utilissima ai viaggiatori per abituarsi rapidamente al cambio di fuso orario e anche a coloro che per lavoro sono costretti a turni notturni che scombussolano il ritmo del sonno.
Ricordiamo che la melatonina non è un sonnifero. Essa, grazie alla sua azione centrale sulla risincronizzazione della ciclicità ormonale ricostituisce un giovanile e fisiologico regime di riposo.
Si può utilizzare anche in sinergia con altre piante come la valeriana, la passiflora, la melissa, il tiglio, il biancospino etc. dalle note proprietà rilassanti.
Non ha effetti collaterali rilevanti assunta nel breve periodo di tre mesi.

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