Bava di Lumache contro la Tosse

 

Le virtù salutari della bava di lumache sono conosciute fin dall’antichità.

Ripercorriamo un po’ di storia: Galeno ricorda nelle sue opere che gli abitanti di Alessandria si nutrivano di lumache in gran quantità per riprendere le forze dopo le malattie. I greci le consumavano vive per sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione. Il medico Castore Durante, nel XVI secolo, nel suo libro “Il Tesoro della Sanità”, ribadisce che i preparati mucillaginosi a base di lumaca ” secondo l’esperienza personale, giovano allo stomaco ed ai polmoni e provocano il sonno”. Nel XIX secolo in Francia tali preparati erano utilizzati largamente contro la pertosse, i disturbi di petto e le anemie. Così pure in Germania l’uso della lumaca fu studiato e divulgato dal medico Hans Schroder. Sulla base delle conoscenze popolari, agli inizi degli anni 50 il prof. A. Quevauviller intraprese uno studio clinico sistematico sulle proprietà salutari e ne mise in evidenza le virtù calmanti nella tosse, nella pertosse e nella bronchite cronica.

Da allora l’impiego della bava di lumaca contro queste patologie non ha cessato di crescere.

La ricerca ha verificato le virtù espettoranti e fluidificanti del catarro, attribuendole primariamente alla presenza nello sciroppo di enzimi litici. Tali enzimi sono in grado di decomporre numerose molecole organiche come il denso catarro che intasa le vie respiratorie, alterando la viscosità del secreto bronchiale nella direzione di una maggior fluidità, modificandone il volume e permettendone la mobilizzazione e l’eliminazione dai bronchi.

Un filone di ricerca considera verosimile che il preparato contribuisca a liberare dal muco le vie respiratorie anche perché riduce l’adesività del secreto bronchiale. Ad oggi la maggior parte dei ricercatori sono concordi nel ritenere che l’effetto calmante sulla tosse dello sciroppo di lumaca è provocato dalle proprietà fluidificanti del muco bronchiale e dall’azione dei neuropeptidi che agiscono, per via nervosa, sul riflesso della tosse, inibendolo, e sul rilasciamento della muscolatura liscia bronchiale.

Ottimo anche in caso di gastrite

Lo sciroppo di lumaca può essere utilizzato in tutti i processi irritativi delle vie respiratorie bronchiali, per sciogliere il catarro e facilitarne l’eliminazione; nella pertosse, nella tosse associata a stati influenzali, para-influenzali ed a bronchiti acute e croniche, per arrestare lo stimolo della tosse e fluidificare il muco al fine di favorirne l’eliminazione.

Lo sciroppo di lumache può essere somministrato anche ai bambini con ottimi risultati

 

Rimedi naturali contro le ragadi alle mani

Mani screpolate? arrossate? ragadi?
Il freddo e l’uso quotidiano di detersivi aggressivi sono alcuni fattori che accentuano questi disturbi, in particolare nelle donne ma non solo.
Per risolvere questo problema, spesso, non è sufficiente una semplice crema per le mani.
Vi suggeriamo di utilizzare quotidianamente una pomata ad alta concentrazione di Calendula, una pianta che ha proprietà lenitive e cicatrizzanti. Sono sufficienti poche applicazioni per apprezzarne i benefici.

Per le mani più rovinate si può fare un infuso di fiori di calendula (due cucchiai colmi per mezzo litro d’acqua, lasciare in infusione 20 minuti) e dopo averlo fatto intiepidire, immergerle in questo preparato e tenerle a bagno 15 minuti. Il trattamento può essere ripetuto ogni sera per alcuni giorni fino a risoluzione del problema.

Quanto detto è naturalmente valido anche per ragadi ai piedi.
Con una pomata alla calendula si possono trattare anche le ragadi anali e quelle al seno. 

Leggi, sintetizzate nel nostro erbario le altre proprietà della Calendula: